Un ponte tra medicina e tecnologia per innovazioni nella diagnosi e terapia
ANTHEM promuove l’innovazione sanitaria integrando medicina e tecnologia per sviluppare soluzioni diagnostiche e terapeutiche avanzate, con un focus su malattie rare e patologie croniche.
ANTHEM conferma il suo ruolo strategico nel promuovere l’innovazione sanitaria grazie al workshop “Gestione dei dati nella ricerca clinica”, recentemente tenutosi presso l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS a Ranica (BG). L’incontro ha approfondito temi cruciali come l’integrazione dell’intelligenza artificiale, la protezione dei dati e l’integrità scientifica, offrendo spunti per migliorare la gestione dei dati clinici in un’ottica di sicurezza, affidabilità e progresso tecnologico.
Dati sanitari: una nuova frontiera della donazione?
“Possiamo donare gli organi, possiamo donare il sangue. In linea di principio possiamo donare i nostri dati sanitari? Esiste il concetto di «proprietà del dato sanitario»?”, ha osservato il Prof. Stefano Paleari, presidente della Fondazione ANTHEM, aprendo i lavori. Questo interrogativo ha guidato un dibattito approfondito sull’importanza di una gestione etica e strategica dei dati sanitari, una risorsa fondamentale per il progresso della ricerca.
L’importanza di un approccio multidisciplinare
Anna Caroli, responsabile del laboratorio di Medical Imaging, e Nadia Rubis, a capo dell’Unità Operativa Complessa Affari Regolatori, Etici e Legali del Mario Negri, hanno sottolineato come la gestione dei dati rappresenti una sfida che richiede competenze multidisciplinari. “Una pianificazione accurata è essenziale non solo per rispettare le normative, ma anche per valorizzare il potenziale scientifico e clinico dei dati stessi” hanno affermato le organizzatrici.
Comunicare la scienza al grande pubblico
Il workshop ha dedicato ampio spazio alla divulgazione scientifica, evidenziando l’importanza di comunicare i risultati della ricerca non solo alla comunità accademica, ma anche ai pazienti e al grande pubblico. Una comunicazione chiara e trasparente contribuisce a massimizzare l’impatto clinico delle scoperte e a promuovere una maggiore consapevolezza sociale.
