Un nuovo centro di ricerca e clinica per la Radioterapia: BNCT
A Caserta sarà costruito un nuovo centro di ricerca e clinica per la Terapia per Cattura Neutronica del Boro (BNCT), migliorando l'efficacia della radioterapia oncologica grazie al progetto ANTHEM finanziato dal Ministero dell'Università e della Ricerca e dal Governo della Regione Campania.
Un innovativo progetto di ricerca migliorerà l’efficacia e la sicurezza della radioterapia per i pazienti oncologici. E’ il primo macchinario del genere nel Centro Sud Italia per la Terapia per Cattura Neutronica del Boro (Boron Neutron Capture Therapy – BNCT) – sarà realizzato a Caserta grazie al progetto di ricerca ANTHEM, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito del Piano Nazionale Complementare (PNC) al PNRR che vede come capofila l’Università di Milano Bicocca con la collaborazione dell’Università Vanvitelli e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). Il centro è finanziato oltre che dal PNC-PNRR anche dal Governo della Regione Campania attraverso l’Università “L. Vanvitelli”.
Il progetto ANTHEM, mira a migliorare la salute e la qualità della vita delle persone attraverso l’innovazione tecnologica e i protocolli di monitoraggio a distanza, l’implementazione di nuove tecnologie per migliorare l’assistenza sanitaria e il miglioramento delle trattamenti terapeutici d’avanguardia anche in campo oncologico. E’ proprio su questo ultimo obiettivo che sarà realizzato il nuovo centro di ricerca
La BNCT è un trattamento oncologico che consiste nell’irraggiare i pazienti oncologici con neutroni di bassa energia dopo aver trasportato nelle cellule tumorali nuclei di boro (10B). Questo consente di colpire esclusivamente le cellule neoplastiche. Infatti i danni causati dalle particelle cariche sono confinati all’interno della cellula in cui avviene la cattura dei neutroni, preservando le cellule sane circostanti. Questo meccanismo può essere sfruttato per trattare selettivamente le malattie oncologiche ed è un trattamento molto promettente per i tumori che non possono essere trattati con altri metodi a causa della loro localizzazione, diffusione, estensione o radioresistenza. La BNCT è l’unica radioterapia a fasci esterni che garantisce la selettività cellulare, basata su un targeting biologico.
Il nuovo acceleratore sarà il primo del suo genere nel Centro Sud Italia e il secondo in tutto il Paese. Nel Progetto, in particolare, l’INFN ha come obiettivo quello della costruzione della BNCT, mentre l’Ateneo Vanvitelli è impegnato per l’allestimento degli spazi necessari per l’installazione: circa 2000 mq nei quali sono previste aree dedicate alla ricerca e ad attività cliniche per i ricercatori della Vanvitelli, idonei al contenimento e al funzionamento di tale strumento terapeutico di avanguardia mondiale.
La nuova infrastruttura BNCT si basa sulla tecnologia sviluppata dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) per produrre un intenso fascio di neutroni a partire da un acceleratore (RFQ) in grado di generare un fascio di protoni da 5 MeV, 30 mA, accoppiato ad un bersaglio in berillio e a un sistema (BSA) per la moderazione e la collimazione di neutroni. Questa tecnologia sarà il cuore di un centro che fungerà da hub per la ricerca BNCT e per il trattamento dei tumori che hanno una scarsa risposta ad altre terapie come, ad esempio, il Glioblastoma Multiforme.
La presentazione dell’acceleratore BNCT è avvenuta a settembre presso l’Università Vanvitelli a Caserta, alla presenza del Ministro della Salute, Orazio Schillaci, e del Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. “Grazie al solido supporto della Regione Campania e del Presidente De Luca – ha affermato il Rettore dell’Università Vanvitelli, Gianfranco Nicoletti – il nostro Ateneo si conferma come riferimento di eccellenza per le terapie oncologiche”.
“Il progetto Anthem, che nasce anche per abbattere le differenze tra i sistemi sanitari regionali – ha sottolineato la Rettrice dell’Università di Milano-Bicocca, Giovanna Iannantuoni –, intende promuovere un’innovazione non solo scientifica ma anche politica e sociale, nella logica della migliore valorizzazione possibile dei fondi del Piano Complementare. Riunendo eccellenze italiane sia pubbliche sia private su tutto il territorio nazionale, il consorzio Anthem si pone l’obiettivo di migliorare la salute e la qualità della vita delle persone e dei pazienti fragili, grazie a soluzioni di tecnologia avanzata, protocolli di monitoraggio a distanza e trattamenti di medicina personalizzata”
“Mi sembra importante sottolineare – commenta il Pro-Rettore alla Ricerca di Bicocca, Guido Cavaletti – come Valerio Vercesi, responsabile di questo progetto per l’INFN, oltre a presentare le apparecchiature e gli spazi, si sia soffermato anche sull’impatto sociale e sul risultato di questa collaborazione che permetterà di realizzare e rendere disponibile sul territorio una nuova importante offerta terapeutica”.