Studio BRIMBERG: prevenzione e screening della disfunzione ventricolare sinistra asintomatica
Una nuova sfida dell'iniziativa Anthem nelle valli di Brembana, Imagna e Bergamo per migliorare la diagnosi precoce e la gestione dell'insufficienza cardiaca.
L’insufficienza cardiaca (IC) rappresenta uno dei principali problemi di salute pubblica a livello globale, caratterizzato da elevati tassi di morbilità e mortalità. La condizione si manifesta quando il cuore non è in grado di pompare sangue in modo efficiente, portando a sintomi debilitanti e a una riduzione significativa della qualità della vita. Pertanto, il riconoscimento precoce della disfunzione ventricolare sinistra, che spesso precede l’insorgenza della sindrome clinica di IC, è fondamentale per intervenire tempestivamente e implementare terapie che possano modificare il corso naturale della patologia.
In questo contesto, lo studio BRIMBERG, portato avanti nel contesto del Pilot 2.2 del progetto Anthem – AdvaNced Technologies for Human-centrEd Medicine – dal Prof. Michele Senni dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca e dal Prof. Sergio Caravita dell’Università degli Studi di Bergamo, si propone di affrontare questa sfida nelle aree della Val Brembana, Valle Imagna e Bergamo, attraverso una serie di attività chiave:
· Ottenere una prospettiva epidemiologica storica nell’area geografica di interesse: verrà condotta un’analisi approfondita della relazione tra fattori di rischio cardiovascolare—come ipertensione, diabete e obesità— fattori socio-economici e geografici e lo sviluppo di IC.
· Ottenere una fotografia epidemiologica contemporanea: sarà esaminata la prevalenza di sintomi e anomalie cardiache suggestive per IC in una popolazione a rischio. I dati saranno supportati e corroborati dall’analisi di biomarcatori specifici e dell’adattamento cardiorespiratorio da sforzo, dato che i sintomi di IC possono non essere evidenti in condizioni di riposo. Inoltre, saranno utilizzati strumenti indossabili per raccogliere segnali biometrici durante la vita quotidiana e verificare se alcuni parametri o serie di parametri possono essere predittivi dello sviluppo di condizioni patologiche,
· Valutare la relazione con disfunzioni cardiache precliniche, asintomatiche: attraverso tecniche diverse come esami ematici, elettrocardiografia ed ecocardiografia, sarà analizzata la relazione tra anomalie asintomatiche attribuibili all’IC o all’invecchiamento. Questo approccio consentirà di individuare segni precoci della sindrome.
· Aumentare le conoscenze attuali sulla fisiopatologia dell’IC: l’obiettivo è aumentare le conoscenze dei meccanismi alla base dell’IC attraverso una valutazione omnicomprensiva del paziente, tenendo conto di tutti gli aspetti clinici, strumentali e biologici.
· Sfruttare l’Intelligenza Artificiale per affrontare la complessità della diagnosi di alcune forme di IC e migliorare le procedure di screening. Questo approccio innovativo potrà migliorare in maniera significativa il modo in cui diagnostichiamo e gestiamo la sindrome.
L’intelligenza artificiale sarà utilizzata anche per valutare l’associazione tra dati prognostici e anomalie rilevate durante la valutazione iniziale per affinare le procedure di diagnosi e stratificazione del rischio.
· Analizzare il ruolo dei biomarcatori circolanti: saranno analizzati dati di proteomica e metabolomica con l’obiettivo di migliorare la diagnosi e la stratificazione prognostica dell’IC.
· Identificare la popolazione target: si cercherà di identificare le caratteristiche ideali di una popolazione target sulla quale applicare strategie di screening per l’IC e la disfunzione ventricolare sinistra, assicurandoci che tali interventi siano costo-efficaci.
Questo progetto ambizioso mira a fornire una base solida per migliorare la prevenzione e la gestione dell’IC e la disfunzione ventricolare sinistra, contribuendo così a salvaguardare la salute della comunità e a ridurre l’impatto di questa grave patologia.
A dare ulteriore conferma della qualità della ricerca e del team è la partecipazione come Consultant dello studio BRIMBERG della Prof.ssa Margaret Redfield, riconosciuta esperta mondiale nella prevenzione dell’IC e affiliata alla Mayo Clinic di Rochester (MN, US). La Prof.ssa Redfield porta con sé un’eccezionale esperienza e un’approfondita conoscenza come dimostrato dai numerosi articoli pubblicati su riviste internazionali di assoluto valore riguardanti lo studio epidemiologico prospettico Olmsted County. Questo studio infatti rappresenta, assieme al Framingham study, un punto di riferimento cha ha costituito la base delle nostre conoscenze sull’epidemiologia delle patologie cardiovascolari ed in particolare dell’IC. Per questi motivi, la sua partecipazione rappresenta un’opportunità unica per elevare ulteriormente il profilo dello studio.
Il suo coinvolgimento non solo arricchirà il progetto con una prospettiva clinica di altissimo livello, ma la sua esperienza consolidata nel settore della prevenzione dell’IC sarà fondamentale per rafforzare le analisi epidemiologiche e per sviluppare strategie di intervento innovative.